Regione Puglia

Cupagri 1

Cupagri WEB

Una gestione collettiva degli spazi per la tutela e la riproduzione della biodiversità naturale e agricola locale, ma anche un luogo di osservazione e ricerca. Queste la nuova soluzione che la Comunità Europea propone per attuare quelle Aree di Interesse Ecologico Comuni, soddisfacendo almeno in parte il processo di inverdimento o Greening previsto dalla nuova PAC.
Il così detto Greening, in linea con gli obiettivi della Strategia Europa 2020, è di fatto la vera novità della programmazione 2014-2020, perché si intende rafforzare l’influenza ambientale delle politiche europee in modo diffuso. Questo aiuto, infatti, prevede un servizio di utilità come la diminuzione di CO2, la difesa del suolo e la qualità delle acque. Indicazione obbligatoria per gli Stati membri ma volontaria per gli agricoltori, che verranno agevolati se decidessero di aderire agli impegni ambientali previsti.
Le Aree di Interesse Ecologico, sebbene poco conosciute dagli agricoltori, sono un obiettivo importante per la CE che si aspetta di poter incidere positivamente e in modo sostanziale su ambiente (ripristino della biodiversità naturale, mitigazione delle emissioni di gas serra) e paesaggio.
Le aree di interesse ecologico possono essere terreni lasciati a riposo, elementi caratteristici del paesaggio, terrazze, fasce tampone, superfici oggetto di imboschimento e superfici agroforestali. L'obbligo esiste solo per le aziende che hanno una Superficie Agricola Utilizzata (SAU) superiore
a 15 ettari.
La maggior parte delle aziende agricole dei paesi europei (Italia compresa) però sono caratterizzate da dimensioni della SAU ridotte. Da qui la possibilità di gestirle collettivamente, destinando i terreni messi in comune ad Aree di Interesse Ecologico. Condizione necessaria e obbligatoria la prossimità delle aeree interessate. Sino ad oggi, la Politica Agricola Comunitaria si è concentrata sull’azione di singoli agricoltori, si intuisce bene quindi quanto sia significativa una gestione collettiva da parte di tutti.

Cupagri WEB

Giunto alla IX edizione, il premio Oscar Green quest’anno è dedicato al tema “L’Italia ad Expo”. Nato nell’ambito della Confederazione Nazionale Coldiretti, il premio intende valorizzare le giovani realtà imprenditoriali italiane del settore agricolo e alimentare, supportandole e dando maggiore visibilità ad imprese innovative e sostenibili.
Un concorso che si presenta in tutta la sua freschezza già dall’età dei suoi creatori. Tutti con un’età compresa tra i 18 e i 30 anni, i giovani soci di Coldiretti sono alla ricerca di quelle formule nuove, capaci di mettere insieme rinnovamento e valorizzazione del patrimonio agroalimentare italiano.
Una manifestazione che “guarda al domani puntando sull'innovazione”, ma che allo stesso tempo vuole riportare alla luce valori che sembravano essere scomparsi, e che in realtà sono ben più radicati di quanto non si immagini. In questo modo, ne sono convinti gli organizzatori, si riuscirà a ripartire dall’agricoltura “come punto di forza nazionale, su cui puntare per la ripresa del Paese, facendo rete e sostenendo l’economia locale, per affrontare e superare le difficoltà economiche”. Punteggi maggiori saranno assegnati a quelle ide imprenditoriali che daranno lustro alle tradizioni e ai prodotti locali, utilizzando allo stesso tempo, strumenti innovativi. Ma la vera novità di questa edizione è la possibilità di partecipazione anche per aziende non agroalimentari, che però hanno dato vita a una forte collaborazione con imprese del settore.
per maggiori info: www.oscargreen.it

Cupagri WEB

Quali siano i requisiti necessari per i pagamenti comunitari, oggi è finalmente più facile saperlo. L’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), infatti, ha chiarito, con una circolare, i criteri di assegnazione dei finanziamenti comunitari relativi alla nuova PAC, sia per quanto riguarda gli aiuti diretti che alcune misure dello sviluppo rurale, che interessano la programmazione 2014/2020. In particolare quelle relative alla gestione del rischio in agricoltura, giovani agricoltori, qualità, agricoltura biologica, zone svantaggiate, benessere degli animali.
Per presentare la domanda di aiuto, il soggetto interessato deve dimostrare di essere agricoltore in attività, documentando cioè che la sua attività agricola sia l’attività principale o presentando la certificazione del salario (percepito nell'anno precedente alla domanda) oppure tramite l’iscrizione INPS, con la qualifica di "coltivatore diretto" o "imprenditore agricolo professionale" o "colono" o "mezzadro" oppure con la partita IVA attiva in campo agricolo. Di contro, sono considerati agricoltori non attivi invece i proprietari terrieri che non svolgono attività minime, i soggetti le cui attività agricole costituiscono solo una parte insignificante delle loro attività economiche complessive e coloro la cui attività principale non è l'esercizio di un'attività agricola.

Torna su