Quattordici pale eoliche, alte 100 metri ciascuna che si stagliano prepotentemente in un paesaggio mite. Questa la prospettiva che l’azienda Tozzi Renowable Energy (Tre) di Ravenna ha immaginato per più di 80.000 metri quadrati di campagne facenti parte del Nord Salento. Qui ricade anche il monastero di Sant’Elia, luogo mistico e antico, ex dimora dei monaci basiliani ed ora contenitore culturale dei Comuni del Nord salento “Come Gal Valle della Cupa guardiamo con preoccupazione a questa prospettiva di alterazione del nostro territorio.
“Le campagne interessate dal progetto sono un’importante risorsa per il Nord salento, che punta sulla diversificazione delle economie rurali. Le serre salentine sono un bellissimo paesaggio da salvaguardare e proteggere da ogni forma di deturpazione ambientale, seppure mascherata dal nome di energie rinnovabili.”
Prima di approvare questo progetto infatti sarà necessario effettuare un’ attenta valutazione di impatto ambientale per capire fino in fondo come evitare scelte sbagliate, che potrebbero replicare danni che il nostro territorio ha già pagato a caro prezzo. Inoltre è necessario chiedersi se abbiamo realmente bisogno di produrre energia, a discapito di un contesto ambientale e culturale che invece andrebbe valorizzato e curato.
Nell’area interessata dal progetto sono presenti B&B, case vacanze e case private, per non parlare del “sentiero della salute” che verrebbero ostacolate nella loro attività e tranquillità quotidiana, a causa dell’impatto acustico degli impianti. Bisogna aggiungere l’impatto visivo che avrebbero le pale eoliche sull’unico punto panoramico della zona; l’impatto sul territorio, derivante da tutti i lavori che verrebbero effettuati per creare strade e accessi e non ultimo il rischio idrogeologico che potrebbero generare.
Il Gal Valle della Cupa nella sua funzione di Agenzia di Sviluppo Locale difende il valore paesaggistico di quest’area ricca di vigneti e uliveti, molto spesso composti da alberi di una rara bellezza e di inestimabile valore, come gli ulivi monumentali.
Allo stesso tempo, intende promuovere, attraverso le Misure del Piano di Sviluppo Locale, percorsi virtuosi di sviluppo con la creazione di itinerari turistici diversi, strutture di piccola ricettività non invasive dei luoghi, promozione di momenti didattici legati alla conoscenza della natura ed alla ricchezza che essa offre. Poiché le Serre di S. Elia, il Monastero e tutta l’area circostante rappresentano un patrimonio ambientale e culturale unico nel loro genere,che con fatica ed impegno i Comuni di Trepuzzi, Campi e Squinzano da tempo stanno cercando di recuperare e salvaguardare e su cui il Gal Valle della Cupa punterà nell’implementazione del suo piano di sviluppo locale, certamente non si può tacere di fronte allo <spettro del Megaparco eolico> che potrebbe danneggiare l’intera area a Nord della Valle della Cupa.
“Le campagne interessate dal progetto sono un’importante risorsa per il Nord salento, che punta sulla diversificazione delle economie rurali. Le serre salentine sono un bellissimo paesaggio da salvaguardare e proteggere da ogni forma di deturpazione ambientale, seppure mascherata dal nome di energie rinnovabili.”
Prima di approvare questo progetto infatti sarà necessario effettuare un’ attenta valutazione di impatto ambientale per capire fino in fondo come evitare scelte sbagliate, che potrebbero replicare danni che il nostro territorio ha già pagato a caro prezzo. Inoltre è necessario chiedersi se abbiamo realmente bisogno di produrre energia, a discapito di un contesto ambientale e culturale che invece andrebbe valorizzato e curato.
Nell’area interessata dal progetto sono presenti B&B, case vacanze e case private, per non parlare del “sentiero della salute” che verrebbero ostacolate nella loro attività e tranquillità quotidiana, a causa dell’impatto acustico degli impianti. Bisogna aggiungere l’impatto visivo che avrebbero le pale eoliche sull’unico punto panoramico della zona; l’impatto sul territorio, derivante da tutti i lavori che verrebbero effettuati per creare strade e accessi e non ultimo il rischio idrogeologico che potrebbero generare.
Il Gal Valle della Cupa nella sua funzione di Agenzia di Sviluppo Locale difende il valore paesaggistico di quest’area ricca di vigneti e uliveti, molto spesso composti da alberi di una rara bellezza e di inestimabile valore, come gli ulivi monumentali.
Allo stesso tempo, intende promuovere, attraverso le Misure del Piano di Sviluppo Locale, percorsi virtuosi di sviluppo con la creazione di itinerari turistici diversi, strutture di piccola ricettività non invasive dei luoghi, promozione di momenti didattici legati alla conoscenza della natura ed alla ricchezza che essa offre. Poiché le Serre di S. Elia, il Monastero e tutta l’area circostante rappresentano un patrimonio ambientale e culturale unico nel loro genere,che con fatica ed impegno i Comuni di Trepuzzi, Campi e Squinzano da tempo stanno cercando di recuperare e salvaguardare e su cui il Gal Valle della Cupa punterà nell’implementazione del suo piano di sviluppo locale, certamente non si può tacere di fronte allo <spettro del Megaparco eolico> che potrebbe danneggiare l’intera area a Nord della Valle della Cupa.