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Andando in giro per l’italia e l’Europa, anche nelle regioni più sperdute, si trovano percorsi e sentieri infrastrutturali, nel Salento invece oltre la città di Lecce e magari nei i centri storici, non ci sono indicazioni, percorsi, segnaletica che permettano di godere del paesaggio, delle bellezze architettoniche, culturali, storiche, naturalistiche che sono presenti e disseminate nei nostri territori. Qualcuno conosce dov’è l’unica “Pagghiara Doppia del Salento” – i cosidetti “Pajari Pesanei” - o quanti hanno visto il Refettorio dei Francescani a Lequile, oppure il Portale di “Santu Lasi” o ancora le piante e gli arbusti presenti nel bosco di Sant’Elia per non parlare delle splendide ville di Monteroni.
Il Gal Valle della Cupa dopo il Censimento e catalogazione dei beni architettonici dei territori delle 12 terre e la successiva definizione degli itinerari è ora impegnato con la fase della “Realizzazione di itinerari, percorsi e cartellonistica nelle terre della Valle della Cupa” Quale Urbanizzazione Secondaria Del Territorio.
Il territorio, essendo molto vasto è stato suddiviso in tre macro aree: nord (Novoli, Squinzano, Trepuzzi, Surbo), centro (Lequile, San Pietro in Lama, Monteroni, Arnesano )e sud (Cavallino, Lizzanello, San Donato, San Cesario) e sono state impegnate ingenti risorse (€606.479).
Il progetto è stato estremamente faticoso, partendo da un foglio bianco e dopo incontri con le amministrazioni e le associazioni, abbiamo iniziato a percorrere strade e stradine, che individuate sulle mappe hanno iniziato a formare un reticolo di interconnessioni, delle linee che permettevano di andare di la e di qua. Sono state quindi individuati tratti noti, quali il costone e le serre di S. Elia fra Squinzano e Trepuzzi, ampiamente utilizzate in ogni periodo dell’anno, ma anche stradine sconosciute che permettevano il godimento di scorci e paesaggi estremamente suggestivi.
I percorsi individuati, per la maggior parte attraverso le campagne, da percorrere con le biciclette o a piedi, quindi come mobilità lenta, sono stati studiati con lo scopo di collegare tutti i Borghi dei comuni della Valle della Cupa e si sta lavorando per interconnetterli con Punti Informativi e delle Stazioni Informative sia su spazi pubblici che in alcune aziende agricole e agri-turistiche che hanno aderito al progetto a seguito di un bando di evidenza pubblica Complessivamente si stanno infrastrutturando non meno di 30 km con grandissimo numero di cartellonistica di direzione e posizione ed allestiti punti sosta e percorsi salute.
Pertanto si è cercato di individuare un percorso, per la maggior parte attraverso le campagne, da percorrere con le biciclette o a piedi, quindi come mobilità lenta, e che arrivasse a collegare tutti i Borghi dei comuni della Valle della Cupa.
Non resta che scegliere l’itinerario preferito: “Masserie e Parco delel Serre di Sant’Ela”, “Tra ville, cave e vigne”; “Parco del Negroamaro”; “Itinerario archeologico tra Messapi e emergenze rurali”; “Borghi e artigianato”; “Itinerario Open air”.

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