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Almeno una volta sarà capitato a tutti di provare benessere e pace interiore a contatto con la natura, è facile quindi intuire come le attività legate all’agricoltura e all’ambiente stiano rivelando il loro grande potenziale terapeutico.
Lo conferma un’indagine AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica), secondo cui le esperienze di agricoltura sociale sono aumentate dal 24,3% al 33% solo nel triennio 2007-2010. Iniziative ancora fin troppo legate alla capacità di innovazione e sperimentazione dei territori; che però si stanno diffondendo rapidamente in Europa e in Italia, dove appaiono i primi riconoscimenti normativi (Emilia Romagna). 
Ma che cos’è l’Agricoltura sociale? Si tratta di attività agricole economicamente sostenibili che coinvolgono in modo attivo e partecipe beneficiari diversi come anziani, bambini, persone con disabilità fisiche o mentali, ex detenuti, migranti,.. i cui obiettivi principali sono quelli di generare benessere, favorire l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo. Da sempre l’agricoltura è stata sinonimo di mutualità e solidarietà, necessari ad affrontare la fatica del lavoro ma proprio quell’impegno collettivo restituiva dignità e fiducia alle persone. Da qui è nata l’idea di unire i servizi di utilità sociale alle attività agricole. Un’opportunità in più per incrementare la multifunzionalità delle aziende agricole, in un periodo di crisi così forte: l’agricoltura sociale rappresenta uno stimolo a diversificare le attività economiche generando servizi e beni immateriali.
Chi può fornire questi servizi? Enti Pubblici (enti socio sanitari, istituti di cura, penitenziari e scolastici) e privati (aziende agricole, ass. volontariato, fondazioni) che non devono cambiare attività ma avere voglia di accrescere le proprie competenze. Di fondamentale importanza in questo processo è la cooperazione tra attori diversi, convinti degli sviluppi sociali ed economici delle terapie verdi. 
Quali sono i servizi offerti? L’agricoltura sociale offre servizi che permettono ai beneficiari di sentirsi attivi e partecipi, in grado di stimolare autostima e benessere sul piano fisico, mentale, sociale e psicologico. Si va quindi dalla coltivazione diretta, all’allevamento degli animali, dalla cura delle piante e degli animali ai laboratori ludico didattici.tura terapeutica Attività di cura e gestione del verde, coltivazione di fiori, ortaggi ed altre piante. Il prendersi cura di organismi viventi stimola il senso di responsabilità e socializzazione. Nella Terapia orticolturale l’attività di giardinaggio è strumento di riabilitazione psichica o fisica ed è un processo seguito da un terapeuta. L’ortocoltura terapeutica invece non persegue finalità mediche ma utilizza i benefici della relazione persona/piante per incrementare benessere fisico, psicologico e sociale. Sia l’una che l’altra si concentrano sul valore del processo di crescita delle piante più che sul prodotto finito. 
Giardino per Alzheimer e anziani È un percorso sensoriale guidato, che si svolge in spazi verdi privi di ostacoli, all’interno dei quali le persone affette da Alzheimer possono muoversi. Durante le camminate vengono stimolati i cinque sensi nel riconoscimento di piante ed odori di vario tipo.
Agriasilo Veri e propri asili nido o scuole materne all’interno di strutture agricole, dove le attività di coltivazione, giardinaggio e osservazione della natura e degli animali diventano strumento di formazione dei bambini. 
Attività Assistite con Animali o Pet Therapy La Pet Therapy è un’Attività Assistite con Animali (AAA). Più che una terapia è un intervento ludico ricreativo che coadiuva altri tipi di cure grazie all’intervento della coppia operatore/animale. Elimina stress, depressione e ansia grazie agli animali che sono dei veri e propri assistenti emozionali perché stimolano canali di comunicazione ed interazione nuovi. l cane è tra gli animali prescelti perché vicino all’essere umano ma si può ricorrere anche ad altri animali.
Terapie Assistite con Animali Le Terapie Assistite con Animali (AAT) sono delle vere e proprie attività terapeutiche finalizzate a migliorare le condizioni di salute di un paziente disabile o con disagio psichico-sociale in campo cognitivo, comportamentale, psicologico.
- Ippoterapia. La terapia con il mezzo del cavallo (T.M.C.) rientra nelle AAT. È una vera e propria attività terapeutica che migliora le condizioni di salute dei pazienti: il passo del cavallo, paragonabile al movimento del corpo umano in cammino, risulta benefico.
- Onoterapia Il termine deriva dal greco ònos, asino. La relazione di fiducia tra paziente ed asino è la base su cui viene costruito un percorsi di responsabilizzazione, cura, attenzione ed autostima per il beneficiario. L’onoterapia rientra tra le AAT e coinvolge molteplici sfere della persona (psichica, affettiva, fisica), grazie ad un complesso di tecniche educative e riabilitative permette di superare le difficoltà sensoriali. Perché l’asino? Perché è un animale morbido da toccare, lento nei movimenti, paziente, fedele socievole e con una buona memoria.

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