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Oggi, il Gal Valle della Cupa propone la formula dell’Ospitalità diffusa dando la possibilità, attraverso la Misura 313. Azione 5 del PSL, di recuperare e valorizzare vecchi edifici chiusi e non utilizzati per destinarli a casa vacanze e affittacamere.
Tale modello di ospitalità, che non va confuso con l’Albergo diffuso, è particolarmente adatto per luoghi e paesi come quelli delle 12 Terre della Valle della Cupa caratterizzati dalla presenza di abitazioni di interesse artistico ed architettonico vuote e sfitte sia nei centri storici dell’hinterland, che nella marina di Casalabate. Una grande occasione per sperimentare e proporre forme di ricettività originali, nelle quali calare il nostro approccio ospitale, la nostra cultura dell’accoglienza, senza dover “copiare” procedure e modalità gestionali standard, spesso inadatte alle esigenze di segmentazione di un mercato sempre più frammentato e di nicchia, dove l’offerta turistica più innovativa propone al turista esperienze “memorabili”, emozioni sensoriali uniche tendendo a modellarsi sulla base dei bisogni, dei desideri e dei sogni di ogni singolo individuo. 
A tale scopo, è necessario abbandonare logiche “product oriented”, “sbilanciate sull’offerta” e quindi, sul desiderio di recupero degli stabili e avviarsi verso approcci “marketing oriented”che diano risposta alle mutate esigenze di una domanda turistica sempre più interessata a fare esperienze in qualche misura autentiche, legate allo spirito dei luoghi. 
Perché ciò sia possibile è necessario che i diversi attori locali facciano <rete> sposando un “concept” di ospitalità che guardi al territorio nel suo complesso come pacchetto turistico unitario, un teatro dei luoghi dove ciascun soggetto si senta attore di un unico copione nella consapevolezza che solo così il nostro territorio può trasformarsi da località in destinazione turistica. 
Oggi, il Gal Valle della Cupa sta cooperando con altri Gal Pugliesi per lo sviluppo di un sistema di turismo locale sostenibile che introduca e sostenga i servizi reali al turismo rurale, promuova sistemi di rete di supporto e accresca l’attrattività del territorio. Con la realizzazione del progetto, il Gal intende contribuire a valorizzare il paesaggio ed il territorio ed a renderlo più competitivo, rafforzando l’identità socio-culturale attraverso il coinvolgimento di esperti artigiani e la popolazione locale e a potenziare le competenze degli operatori locali attraverso gli incontri formativi e informativi. Al raggiungimento di tale obiettivo concorre anche la progettazione e la gestione di itinerari/percorsi tematici integrati che, coniugando gli aspetti connessi alla vacanza attiva con la valorizzazione del paesaggio, delle culture e delle produzioni tipiche locali, si pongono non solo come base per la differenziazione dell’offerta ma anche come specifica modalità di avvicinare il turismo rurale locale con rinnovata sensibilità dando così risposta ad una nuova visione di intendere la vacanza, sempre più incentrata sulla ricerca di autenticità, di un’esperienza vera, di scoperta del “Genius Loci”.

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